Il Santo Stefano è il settimo ospedale in Toscana a dotarsi del sistema di «tele-ecocardiografia on-line» per i pazienti più piccoli: si tratta di un teleconsulto in diretta fra specialisti che permette di eseguire diagnosi in urgenza. Questo avviene nel caso di patologie e malformazioni cardiache da accertare in fase pediatrica e neonatale o prenatale attraverso un collegamento a banda larga, sicuro, tra i clinici dell’ospedale del «Cuore» di Massa (OPA) e quelli del Santo Stefano. Prato è entrato, così, nella rete Toscana di telemedicina partecipando al progetto «Arriviamo al cuore di tutti», frutto della collaborazione tra Regione, Fondazione Gabriele Monasterio e Lions Club del Distretto 108La Toscana che hanno finanziato il progetto insieme alla Fondazione Internazionale Lions con una somma di ben 170mila euro.
«Ringrazio tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del progetto – dice Roberto Biagini, direttore del Santo Stefano – Un grazie ai finanziatori del progetto, i Lions della Toscana, sempre sensibili verso le esigenze della comunità». «Il progetto è attivo da due anni, è una storia semplice diventata importante sorta dopo una sperimentazione con i paesi dei Balcani – spiega Luciano Ciucci, direttore generale Fondazione Toscana Gabriele Monasterio – Ora si apre la prospettiva di creare una rete non solo in campo tecnico ma anche fra i professionisti che condividono il referto». Il progetto, messo a punto con il Cnr Pisa, ha dato risultati positivi: le altre postazioni sono negli ospedali di Portoferraio, Empoli, Lucca, Arezzo, Firenze e Pontremoli. Presto saranno attivate una a Nottola e una al Versilia.
Il teleconsulto abbatte una serie di disagi, come i trasferimenti dei piccoli,e permette di guadagnare tempo per garantire ai bambini le cure più adeguate per il trattamento della cardiopatia. Il teleconsulto tra gli specialisti si svolge in tre fasi: «Real time» videoconferenza tra ecografista e il consulente con trasmissione in diretta delle immagini ecografiche; «Store-And-Forward» registrazione delle immagini ecografiche ed invio al server per consentire una diagnosi; cartella clinica informatizzata accessibile a distanza nel sistema informatico Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, tutto ciò con l’acquisizione del consenso informato.