Le Notizie del CuoreNews e aggiornamenti di pubblica utilità

Il 20 novembre sarà la giornata dei diritti dell’infanzia

diritti infanzia

Il 20 novembre in tutto il mondo si festeggia la 26esima Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia.
Nel 1989 l’Onu approvò infatti la Convenzione per la tutela nel mondo del diritto dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC – Convention of the right of the child), ratificata in Italia con la legge 176/1991.

La Convenzione tutela il diritto dei bambini alla vita, alla salute e alla possibilità di beneficiare del servizio sanitario, il diritto di esprimere la propria opinione e ad essere informati. I bambini hanno diritto al nome, tramite la registrazione all’anagrafe subito dopo la nascita, nonché alla nazionalità, hanno il diritto di avere un’istruzione, hanno il diritto di giocare e di essere tutelati da tutte le forme di sfruttamento e di abuso.

Nel 2002 sono entrati in vigore anche i due Protocolli Opzionali alla CRC, approvati dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 maggio del 2000:

il Protocollo Opzionale sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati (Optional Protocol on Children in Armed Conflict – OPAC )
il Protocollo Opzionale sulla vendita di bambini, la prostituzione minorile e la pornografia rappresentante minori (Optional Protocol on the Sale of Children, child prostitution and child pornography – OPSC ).
L’Italia li ha ratificati con Legge n. 146 dell’11 marzo 2002.

Dal 1989 ad oggi tutti i Paesi del mondo, tranne Stati Uniti e Somalia, si sono impegnati a rispettare e a far rispettare sul proprio territorio i principi generali e i diritti fondamentali in essa contenuti.

In occasione della Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, SOS Villaggi dei Bambini ricorda come ancora troppi bambini nel mondo non godano dei diritti che meriterebbero. Ascolto e partecipazione, questi sono gli ingredienti del “metodo di lavoro SOS” che con i suoi 7 Villaggi in tutta Italia accoglie centinaia di bambini privi di cure familiari. E, con un progetto europeo, è stata data voce ai ragazzi che hanno scritto le loro Raccomandazioni alle Istituzioni per un’accoglienza basata sul diritto dei bambini alla partecipazione del loro progetto di vita. Come realizzare i diritti dei bambini che vivono fuori famiglia? Partendo dai bambini stessi. Sembra una frase fatta, ma non lo è. Nel giorno della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, SOS Villaggi dei Bambini, fra tutti i diritti sanciti dalla Convenzione ONU, mette l’accento sul diritto dei minorenni ad esprimere la propria opinione e ad essere ascoltati. Tradotto nella vita di tutti i giorni, vuol dire che i minorenni fuori famiglia devono essere protagonisti del loro percorso educativo, senza sostituirsi al ruolo degli altri operatori dell’infanzia, dall’assistente sociale fino al giudice del Tribunale minorile. Per dare voce ai ragazzi, SOS Villaggi dei Bambini ha promosso il progetto “InFo – Insieme Formando”, finanziato dalla Commissione Europea, con il quale ha coinvolto 100 ragazzi tra 11 e 17 anni, accolti in comunità di 5 differenti città italiane (Trento, Verona, Roma, Napoli e Cagliari) in diverse attività volte a favorire la loro partecipazione nei luoghi di accoglienza. Il risultato è stato straordinario: i ragazzi hanno scritto nero su bianco delle “Raccomandazioni” alle istituzioni italiane ed europee per un’accoglienza basata sul diritto dei bambini alla partecipazione del loro progetto di vita. In particolare i minorenni chiedono una formazione sui diritti obbligatoria per chi opera nell’accoglienza, di ricevere informazioni e aggiornamenti sulla propria situazione familiare, venendo a conoscenza dei motivi per cui gli adulti hanno preso certe decisioni per loro (e non con loro), manifestano una “forte volontà di partecipare al proprio progetto educativo” e auspicano la creazione di maggiori “contesti di ascolto, anche a carattere collettivo”. “I diritti dei bambini e delle bambine sono diritti recenti e segnano un avanzamento nella storia della civiltà – dichiara Roberta Capella, Direttore Generale di SOS Villaggi dei Bambini Onlus -. Ma sono costantemente a rischio, proprio per la loro costitutiva fragilità: l’infanzia è, per definizione, senza voce. O ha una voce così flebile che per essere ascoltata richiede la disponibilità degli adulti. Nel nostro lavoro, abbiamo deciso di mettere al centro i diritti dei minorenni. Proteggerli e promuoverli è il faro del nostro cammino”. Un lavoro che l’organizzazione porta avanti in 134 paesi nel mondo grazie a 555 Villaggi che garantiscono a quasi 2 milioni di persone una crescita sana in un ambiente familiare amorevole, un’educazione di qualità e la tutela in situazioni di emergenza. In Italia SOS Villaggi dei Bambini, membro dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, aiuta 537 bambini e adulti in 7 Villaggi, situati a Trento, Ostuni (BR), Vicenza, Morosolo (VA), Roma, Saronno (VA) e Mantova, che nel 2015 hanno accolto anche 49 Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), sviluppando una serie di interventi incentrati sull’accoglienza e sul sostegno all’integrazione sociale.

Articoli recenti

Arriva il nuovo bonus Inps: mille euro per il nido o l’assistenza domiciliare

Dopo il sussidio di 800 euro (il bonus “Mamma domani” previsto a partire già dal settimo mese di gravidanza di bambini nati nel 2017), […]

Milano, “Pane quotidiano” cerca volontari per la distribuzione estiva di generi alimentari

Pane quotidiano onlus, storica organizzazione milanese che assicura ogni giorno, e gratuitamente, cibo alle fasce più povere della popolazione, cerca volontari per supportare l’organizzazione […]

L’arte nel cuore, solidarietà da parte dei disabili per i bimbi siriani

Gli allievi diversamente abili e normodotati dell’Accademia L’Arte nel Cuore Onlus sono stati protagonisti di uno spettacolo dedicato ai bambini siriani in programma al […]