L’obiettivo è ambizioso: raggiungere quota 100mila iscritti entro la fine del 2020. È una bella sfida quella affidata ai giovani europei studenti, lavoratori o disoccupati – di età compresa tra i 18 e i 30 anni – con la nuova iniziativa della Commissione europea che vede l’istituzione del «Corpo europeo di solidarietà». Una novità che, proprio in questo momento storico, rappresenta una formidabile opportunità per rilanciare il sogno europeo tanto caro ai Padri fondatori. Del resto le spinte «antieuropee» continuano a dimenticare che il progetto dell’Ue si fonda sulla solidarietà tra i cittadini. Senza se e senza ma. Figuriamoci se poi si aggiungono muri e politiche economiche asfissianti.
L’obiettivo primario di questo «Corpo» è di «dare ai giovani l’opportunità di prendere parte a una serie di attività solidali riguardanti situazioni difficili in tutta l’Ue». Beatrice Covassi ( @BeatriceCovassi ), capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, invita tutti i giovani «a non perdere questa formidabile opportunità di crescita personale» assicurando che si tratta «di un progetto di ampio respiro europeo». Il finanziamento della Commissione presieduta da Juncker servirà a fare in modo che tutte organizzazioni impegnate in attività solidali potranno selezionare giovani destinati a svolgere «attività di volontariato o di lavoro, tirocini, apprendistati o attività di formazione presso di loro, a condizione che soddisfino i criteri necessari per diventare un’organizzazione ospitante e che sottoscrivano la Carta del Corpo europeo di solidarietà». Gli appartenenti al «Corpo» potranno impegnarsi in un periodo compreso tra i due e dodici mesi in progetti che vedranno come obiettivi «l’istruzione, la salute, l’integrazione sociale, l’assistenza nella fornitura di cibo, la costruzione di ripari, l’accoglienza, il sostegno e l’integrazione di migranti e profughi, la protezione dell’ambiente o la prevenzione delle catastrofi naturali». Tutti saranno abbinati ad organizzazioni non governative (Ong), enti locali e nazionali o imprese private che sono alla ricerca di sostegno per le loro attività.
Per «affiliarsi» è necessario registrarsi attraverso il portale europeo per i giovani: www.europa.eu/solidarity-corps.
E’ opportuno ricordare che «per le attività di volontariato, saranno di norma coperte le spese vive, ovvero vitto, alloggio e piccole spese, le spese di viaggio e l’assicurazione” mentre per quelle occupazionali (lavori, tirocini e apprendistati) “è previsto un contratto di lavoro e un sostegno finanziario per le spese di viaggio». Le attività possono svolgersi in tutti gli Stati membri dell’UE e, in funzione del programma dell’UE che finanzia ogni specifico progetto, anche in altri paesi (ad esempio Islanda, Norvegia, Turchia, Liechtenstein o ex Repubblica jugoslava di Macedonia). Perchè non provarci?