Il benessere di una comunità passa attraverso il benessere dei singoli cittadini. Ogni vita può cambiare da un momento all’altro ed ognuno di noi può trovarsi improvvisamente in uno stato di necessità.
Un cittadino che vive in un comune in cui qualcuno si prende cura di lui, del suo benessere e provvede ai suoi bisogni, può ritenersi un cittadino fortunato.
Cuore in Comune vuole essere parte di questa grande macchina a sostegno dei cittadini, e vuole essere a fianco di comuni, enti e associazioni, per aiutarli concretamente a migliorare la vita della comunità, soprattutto in questo periodo in cui i fondi erogati da Stato e Regioni sono sempre più ridotti.
Uno dei progetti in cui le società che partecipano alla “mission” Cuore in Comune si sono specializzate, è la fornitura, in comodato gratuito, di un automezzo perfettamente attrezzato per il trasporto di cittadini diversamente abili, persone con ridotta capacità motoria, anziani o bambini.
Questo servizio, già avviato in molti comuni italiani, ha dato grandi soddisfazioni ai Comuni, ai partner, ai sostenitori, oltre ad essere diventato un insostituibile aiuto per i cittadini svantaggiati e le loro famiglie.
Il progetto funziona perché nessun costo è a carico dell’ente a cui viene affidato il mezzo, e l’utente finale ne beneficia gratuitamente: la copertura delle spese del veicolo e la conseguente attivazione del servizio avvengono grazie al sostegno materiale dato dagli imprenditori del territorio, che possono ottenere visibilità sulla carrozzeria del mezzo, ricevendo in cambio un sicuro riconoscimento da parte della cittadinanza e la soddisfazione di aver contribuito a migliorare la vita del prossimo, con una spesa per altro totalmente deducibile fiscalmente.
Una delle principali cause di decesso al mondo è l’arresto cardiaco. Eliminare i tempi di attesa dei soccorsi ed intervenire tempestivamente è fondamentale per salvare delle vite nella nostra comunità.
Per questo motivo occorre diffondere una cultura cardio-protettiva nelle comunità di tutta Italia e avere a disposizione tutti i mezzi possibili, necessari per far fronte a questa emergenza. Il principale salvavita in questo senso è il defibrillatore. Collocare sul territorio, in punti strategici, dei defibrillatori dà avvio ad una importantissima catena del soccorso. Il cervello, in assenza di ossigeno, subisce danni permanenti in pochi minuti. Saper applicare le manovre di soccorso di base in attesa dell’arrivo del personale medico e paramedico aumenta le possibilità di sopravvivenza del cittadino colpito da arresto cardiaco.
L’utilizzo del defibrillatore pone il cittadino come iniziatore della catena salvavita. Tutti, infatti, se adeguatamente formati tramite cicli di formazione didattica, possono apprendere come usare il defibrillatore.
Dal 20 luglio 2016 poi, con l’entrata in vigore del “decreto Balduzzi”, tutte le associazioni e le società sportive sono obbligate ad avere il defibrillatore semiautomatico e personale volontario in grado di utilizzarlo. Pena la sconfitta a tavolino.
In questa ottica di diffondere sul territorio sempre più strumenti di cardio-protezione, le società che partecipano al progetto Cuore in Comune, attraverso iniziative mirate, senza oneri a carico delle Amministrazioni Comunali, si prendono in carico la missione, ponendosi come tramite tra i comuni e/o le associazioni del territorio e la salvaguardia dei cittadini, fornendo gratuitamente i defibrillatori (ed eventuali altre dotazioni necessarie) alle amministrazioni che lo richiederanno.
Il beneficio di questa iniziativa si rifletterà sull’intera cittadinanza e sui turisti che avranno a disposizione questi dispositivi salvavita, collocati nei pressi delle farmacie e sorvegliati H 24 dal118. Qualsiasi manomissione delle teche sarà segnalata per via telematica alla Centrale operativa del 118 che provvederà ad allertare la ditta incaricata della manutenzione affinché tutti i defibrillatori siano sempre in perfetto stato e pronti per essere utilizzati anche dai cittadini formati attraverso un facile e breve corso e da qualunque cittadino attraverso le “istruzioni-prearrivo” fornite al telefono dagli infermieri della Centrale del 118. La procedura è molto semplice e guidata da una voce che spiega con chiarezza ogni passaggio.
Il soccorso di una vita umana deve essere una priorità assoluta per qualsiasi istituzione che abbia a cuore la salute dei membri della comunità.