Cuore in Comune – “ogni giorno, in Italia, sono 160 le persone che sono colpite improvvisamente da attacco cardiaco: saper gestire e prevenire queste emergenze, quindi, diventa prioritario”.
Parte a Faenza il progetto “Cuore in Comune” per la tutela della salute, la prevenzione e la sensibilizzazione dei cittadini alla cultura del primo soccorso. La palestra dell’Istituto comprensivo Carchidio Strocchi e il nuovo impianto sportivo che da settembre in poi sarà a disposizione dell’Usd Virtus Faenza, una società di calcio con circa 500 tesserati, riceveranno presto un defibrillatore di ultima generazione, grazie al progetto della Armando Curcio Comuni d’Italia, per permettere al personale della struttura di intervenire immediatamente in caso di arresto cardiaco.
Ogni giorno, in Italia, sono 160 le persone che sono colpite improvvisamente da attacco cardiaco. Si tratta di persone sane di tutte le età: adulti, anziani, giovani e bambini. In questi casi, la presenza e il buon uso di un defibrillatore aumentano del 30% le possibilità di sopravvivenza. Saper gestire e prevenire queste emergenze, quindi, diventa prioritario per le strutture dove tutti i giorni c’è una grande affluenza di pubblico.
“Il defibrillatore sarà posizionato all’interno della palestra della scuola secondaria – spiega il dirigente scolastico Maria Saragoni – Alla nostra struttura accedono in una settimana 18 classi, quindi quelle della scuola secondaria, oltre alle quarte e alle quinte, mentre nel pomeriggio, dalle 16,30 in poi, inizia l’accesso delle squadre sportive alle quali il Comune ha concesso l’utilizzo delle due palestre, una più grande e l’altra più piccola. L’età media, considerando i nostri alunni oltre alle società di ginnastica e di pallavolo, potrebbe essere attorno ai 15-16 anni, ma anche gli adulti accedono alla palestra. Il progetto è stato accolto dal Consiglio di Istituto come un arricchimento alla struttura della scuola: un completamento e un miglioramento necessario per garantire ancora una maggiore sicurezza ai nostri ragazzi e non solo. In quest’operazione è stato importante coinvolgere e presentare il progetto all’organo collegiale di indirizzo, nel quale troviamo tutte le componenti della comunità scolastica che hanno quindi analizzato ogni dettaglio dell’iniziativa, considerandola estremamente positiva”.
“Il Dae – spiega il Presidente della Virtus Faenza Mattia Lucatini – sarà posizionato nel centro sportivo nuovo ed è uno strumento importantissimo per la struttura che utilizzeremo dal prossimo settembre. Noi siamo una società che punta soprattutto sul settore giovanile, abbiamo anche i ragazzi più grandi, ma il nostro lavoro si concentra soprattutto sui 100 bimbi della scuola calcio, sui 130 Pulcini, sui 60 Esordienti e sulla cinquantina di ragazzi al di sotto dei 14 anni. Questo progetto per noi è quindi fondamentale, perché non ci possiamo permettere di un avere un’attrezzatura del genere senza un defibrillatore, anche perché ho una palestra che mi porta costantemente a seguire corsi di pronto soccorso e di primo intervento; un dispositivo in grado di “auto-monitorarsi” per verificare eventuali possibilità di malfunzionamento ed essere immediatamente assistito da un centro operativo 24 ore su 24 è per noi indispensabile. Capita purtroppo che nel momento del bisogno, quando è in gioco una vita, gli strumenti salvavita in dotazione alle strutture pubbliche e private possano non essere perfettamente funzionanti”.
Il Progetto “Cuore in Comune” coinvolgerà le aziende del territorio in quanto, oltre ad aumentare la sicurezza dei tanti frequentatori tramite la donazione dei defibrillatori di nuova generazione, prevede un’importante azione di sensibilizzazione dei cittadini tramite la pubblicazione di un libro sul primo soccorso e sull’uso degli strumenti salvavita. Il libro conterrà anche una mappa dei defibrillatori già disponibili sul territorio comunale e sarà diffuso gratuitamente alle scuole e ai cittadini tramite le attività del territorio che sostengono il progetto. Una app con gli stessi contenuti sarà poi resa disponibile gratuitamente, anche grazie alle stesse attività economiche che sostengono l’iniziativa. In questo modo si avvia a Faenza. un percorso di formazione che, assieme agli strumenti già disponibili sul territorio, alimenta la cultura del primo soccorso e attiva la catena salvavita, aumentando il grado di sicurezza dei cittadini.