Con la firma dell’accordo quadro tra Inps e Consulta nazionale dei Caf è stata revocata la sospensione del servizio Isee. I Caf avevano ricevuto la solidarietà, manifestata anche attraverso il #Cafday, ma anche raccolto la preoccupazione di coloro che avrebbero subito un danno economico. In particolare, le fasce più deboli. La disponibilità dell’Inps ad aumentare di sei milioni di euro il plafond di spesa per l’attività Isee e quella dei Caf ad accettare una tariffa comunque inferiore al costo sostenuto, proprio per la funzione sociale attribuita a questo strumento, permette di mantenere il servizio gratuito verso i richiedenti Isee.
«La firma dell’accordo quadro tra Inps e Consulta nazionale dei Caf ha permesso di arrivare alla revoca della sospensione di un servizio, Isee, molto attesa dai cittadini». Lo si legge in una nota della Consulta dei Centri di assistenza fiscale che «in tutta Italia avevano ricevuto una significativa espressione di solidarietà, manifestata anche attraverso il #Cafday, iniziativa promossa lo scorso 10 maggio dalla Consulta dei Caf, ma anche raccolto la preoccupazione di coloro che avrebbero subito, oltre a un’ingiustizia, un notevole danno economico». Anche sulla spinta di questa solidarietà, che lega gli stessi operatori dei Caf ai cittadini, la Consulta nazionale «si è impegnata fino in fondo insieme all’Inps, nella ricerca di soluzioni reali. La disponibilità dell’Istituto di previdenza sociale ad aumentare di sei milioni di euro il plafond di spesa per l’attività Isee e quella dei Caf ad accettare una tariffa comunque inferiore al costo sostenuto, proprio per la funzione sociale attribuita a questo strumento, permette di mantenere il servizio gratuito verso i richiedenti Isee». I Caf, che fino ad oggi non hanno mai sospeso il servizio, «continueranno a fornirlo con la vicinanza e l’assistenza necessarie, in tutto il Paese», si legge infine.